mercoledì 14 dicembre 2011

Viaggio in Birmania (Myanmar) 2006 parte seconda

Giorno 7.
Alle 7:00 ci dirigiamo al mercato di Bagan. Qui si contratta su tutto e generalmente si scambia a meno di un terzo del valore che ti propone il venditore. Spesso i bambini si avvicinano e ti regalano piccoli manufatti con lo scopo di accompagnarti ad una bancarella; se declini l'invito cominciano a chiederti un regalo, una caramella, un rossetto... mai cedere per favore, non contribuiamo a esportare questa cultura dell'elemosina!
A Bagan si trovano tantissime Pagode e Stupa tanto da essere facilmente stanchi di vedere sempre quella forma archittettonica... "Stuparsi è facile" :-)
Dopo aver messo il naso un po' qua e un po' là arriviamo alla Shwesandaw Paya, un must assoluto per chi visita il Myanmar, il posto più bello visitato durante questo viaggio. Passiamo oltre un'ora ad ammirare la vallata verde di 40 Km punteggiata da oltre 5000 stupa di varie forme... Una meraviglia!


Tramonto alla Shwesandaw Pagoda
Tramonto alla Shwesandaw Paya
Giorno 8.
Mattinata libera che dedico a curiosare nei pressi dell'albergo. Prendiamo una bicicletta e ci avventuriamo casualmente. Ci imbattiamo in un gruppo di bambini che ci porta a vedere la loro scuola: è domenica ed è chiusa ma entriamo comunque. I bambini sono davvero gentili qui, non chiedono niente, sono curiosi, ti prendono per mano e ti portano in giro cercando di farsi comprendere come possono.
Il pomeriggio visitiamo ancora pagode e... torniamo con piacere alla Shwesandaw Paya per l'ultimo tramonto. La sera cena al Pacho Restaurant, molto buono e da raccomandare.

Giono 9.
Sveglia alle 04:00, destinazione monte Popa dove arrivismo alle 06:00.
Monte Popa Myanmar
Monte Popa
E' un luogo di pellegrinaggio molto suggestivo, arroccato su una roccia e raggiungibile salendo 700 scalini popolati da scimmie un po' impertinenti e maleducate, ma divertenti. Al nostro arrivo è freddo ma nella tarda mattinata si stava bene con una t-shirt.
Nel pomeriggio partiamo alla volta di Kalaw con il pullman, la strada è in terra battuta e il viaggio non è molto comodo. Arriviamo alle 19:00 e ceniamo al ristorante "7 sorelle"...buonissimo, specialità grilled fish in banana leaf. Fa freddo, il pail è d'obbligo la sera.

Giorno 9.
Kalaw è la nostra base di partenza per un trekking di due giorni. La meta era un monastero sull'altopiano. Dopo un'abbondante colazione partiamo di buona lena, il percorso è impegnativo. Dopo tre ore sosta per il pranzo, recupero e dopo altre tre ore di cammino arrivo al monastero. Consegate le medicine ai novizi che gestiscono il monastero veniamo accompagnati al dormitorio per lasciare le nostre cose. Salutato il monaco, ci laviamo con acqua gelida e andiamo a cena... ritirata sottocoperta alle 22:00 tra sghignazzate e battute.... il tutto è stato molto divertente devo dire!

Giorno 9.
Alba al monastero di Kalaw
Alba al monastero di Kalaw
La notte è stata fredda, ma siamo riusciti a riposare. L'alba è bellisima da vedere, l'aria è fresca e pura.
Dopo la colazione ci congediamo dal monaco a capo del monastero e riprendiamo la via verso il pick-up. Arriviamo al punto di incontro con calma poco dopo pranzo e ci dirigiamo alle grotte di Moniwa... belle!. Dopo due ore di viaggio arriviamo al Lago Inle, una delle mete più attese da molti. La sera mangiamo in un ristorante che prepara sugo alla bolognese e pasta fatta a mano... una delizia.

Grotte di Moniwa
Grotte di Moniwa


Giorno 10.
Pescatori Lago Inle
Arriviamo al Lago Inle in barca a mtore, dopo un breve tragitto in risciò. Il lago e la vita su di esso è incantevole: non solo la magia del contesto, ma tutte le attività svolte dalla comunità che vi vive ti trasportano su un'altra dimensione. Aggregati di palafitte su cui si svolge la vita quotidiana degli abitanti, le barche di pescatori con la loro tecnica di pesca, i mercatini su barche che ti vengono letteralmente incontro mentre cerchi l'approdo a cui attraccare...
Lago Inle
Lago Inle
donna giraffa
Donne Giraffa
Pare di vivere il capitolo di una fiaba...Visitiamo la bottega della seta e del fabbro, vediamo le donne giraffa, visitiamo le coltivazioni galleggianti e facciamo acquisti nei negozi. Tutto scorre lento sulla specchio del lago: nessuna frenesia, nessuna pena. La calma e il silenzio riempiono gli spazi.
L'ultima "attrazione" che ci aspetta è il tempio dei gatti saltanti... in realtà i gatti non ci sono più ma è rimasto qualche monaco che prova a mantenere alto il nome della tradizione.

Giorno 11.
Triangolo d'oro
Kakku
La destinazione successiva è per Kakku, nel Nord del Myanmar, all'interno del Triangolo d'oro. E' una provincia abitata da 300,000 persone collegata da un solo treno al resto del Paese. Durante il viaggio in pullman provi la sensazione di trovarti in una zona di confine, in cui i controlli, almeno apparentemente, sono molto presenti. Arriviamo al sito turistico principale, una distesa di stupa allineati nel silenzio... su un prato verse intono a cui puoi udire solo il tinitnnio dei campanelli scossi dal vento.. bello!
Mangiamo sul posto, molto bene  e molto piccante devo dire. Ripartiamo nel pomeriggio e visitiamo un monastero dove si preparano i novizi alla via monastica e un villaggio disperso nel niente, dove riusciamo ad entrare in casa del capovilaggio.
Rientriamo in albergo per le 17:00. Quella sera abbiamo prenotato quasi tutti un massaggio per le 18:30: un massaggio molto particolare (3000 chat di spesa) fatto da persone che letteralmente ti camminano sopra la schiena, le braccia e le gambe e in cui, tocco finale, ti massaggiano anche l'interno dell'orecchie. Ne usciamo tutti rinati :-)

Giorno 12
Strand's Hotel
Strand's Hotel
Prendiamo un volo interno e rientriamo a Rangoon. Arriviamo alle 10:30 circa. visitiamo il mercato, l'ennesima pagoda, giriamo per il centro. Alle 17:00 andiamo allo Strand's Hotel, un albergo costruito nel periodo coloniale dove ci dilunghiamo fino all'ora di cena. Serata particolare, tutti vestiti con abiti tipici del posto... agli uomini tocca indossare il "longi", la serata è perfetta, la guida Renzo ha organizzato tutto alla perfezione.


Giorno 13.
Tempo di rientro... ci aspetta il viaggio che ci riporterà in Italia passando da Kuala Lampur. Da Yangoon a Roma lo scalo in Malaysia lascia lo spazio per una visita della città che non ci lasciamo sfuggire ovviamente prima del volo delle 23:45 per l'Italia.


Nessun commento:

Posta un commento

Blog Ping